SAMA SRL
La sicurezza sul lavoro non può prescindere da un sistema di primo soccorso aziendale, che rappresenta «l’insieme degli atti che personale non medico può mettere in atto in attesa dell’arrivo di personale più qualificato», da non confondersi quindi col “Pronto Soccorso”, costituito dall’insieme delle tecniche mediche, chirurgiche e farmaceutiche attuate dal personale medico qualificato: dunque, due interventi differenti sia in termini di formazione degli addetti che delle conseguenti responsabilità derivanti dalla nomina e dall’operato.
È ancora una volta al D.Lgs 81/08, e nello specifico all’art 45, che bisogna fare riferimento per l’aspetto normativo del Primo Soccorso all’interno delle aziende, come pure ad una serie di Decreti attuativi e interpelli ministeriali, come il D.M. 388, nel quale vengono illustrati i requisiti minimi da adottare da parte delle aziende, classificate in base al rischio infortunistico INAIL, e il contenuto minimo dei presidi di primo soccorso aziendali (cassette mediche), e l’ interpello nr 02/2012 del 15/11/2012, che aggiorna le disposizioni in materia di formazione degli addetti alla squadra di emergenza.
Il rischio infortunistico INAIL e la formazione per il primo soccorso
Vediamo di cosa stiamo parlando.
Sul sito dell’Inail è possibile prendere visione degli indici di frequenza degli infortuni in Italia che hanno avuto come conseguenza una inabilità permanente, scoprendo, ad esempio, che le Lavorazioni meccanico-agricole si attestano al primo posto con un 10,84.
Cosa significa questo in parole semplici?
Che le aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell’agricoltura ricadono tra le aziende del Gruppo A, come pure:
- attività industriali,
- centrali termoelettriche,
- impianti e laboratori nucleari,
- aziende estrattive e minerarie,
- lavori in sotterraneo,
- aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni,
- aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro.
Le aziende del gruppo B e del gruppo C sono tutte quelle che non rientrano nei settori suddetti, ma che differiscono per numero: tre o più lavoratori per il B e meno di tre per il C.
Orbene, la legge stabilisce che la composizione degli addetti destinati a comporre la squadra di Primo Soccorso aziendale sia a discrezione del Datore di lavoro: quali i criteri da seguire?
Non solo il tipo di azienda, i rischi legati alle attività svolte, e le dimensioni, ma anche i requisiti fisici ed emotivi dei soggetti eventualmente individuati, e la reale disponibilità ad assumere il ruolo, giacché, seppure è vero che esso non è rifiutabile, è altrettanto vero che non concede maggiorazioni in termini di retribuzione o agevolazioni sull’orario di lavoro.
Si tratta di un compito che richiede quindi un’ottima motivazione, a ragione del fatto che le squadre di Primo Soccorso rappresentano un valido strumento a tutela della salute dei lavoratori, che garantiscono prontezza di intervento in caso di infortunio o malore improvviso, in attesa degli eventuali soccorsi professionali di tipo medico.
In merito alla formazione degli addetti al soccorso aziendale è stabilito che il corso di primo soccorso si caratterizzi sia per contenuti teorici che per l’acquisizione di capacità pratiche, e che la durata della formazione per il primo soccorso dipenda dalla classificazione di cui si è detto.
La normativa per la formazione per il primo soccorso prevede che possa essere lo stesso datore di lavoro ad assumere direttamente il ruolo di addetto al primo soccorso aziendale, ma questo non lo esime dal frequentare lo specifico corso di formazione.
La durata della formazione per il primo soccorso
Sedici sono le ore di formazione per il primo soccorso per le aziende del gruppo A, articolate in 4 moduli da 4 ore ciascuno:
- conoscere le cause e circostanze dell’infortunio (luogo dell’infortunio, numero di persone coinvolte, stato degli infortunati, ecc.) e comunicarle chiaramente e precisamente durante le chiamate di emergenza ai servizi sanitari
- accertare le condizioni psico-fisiche del lavoratore infortunato (polso, pressione, respiro, stato di coscienza, ipotermia ed ipertermia)
- possedere nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio ed essere capaci di sostenere le funzioni vitali (manovre per la pervietà delle prime vie aeree; respirazione artificiale; massaggio cardiaco esterno)
- acquisire conoscenze generali sui traumi e le patologie speifiche in ambiente di lavoro (cenni di anatomia dello scheletro, lussazioni, fratture e complicanze; traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrale; lesioni da freddo e da caldo; lesioni da corrente elettrica; intossicazioni; etc.)
e in aggiunta l’acquisizione, e relativa esercitazione pratica, in merito alle principali tecniche di:
- comunicazione con il sistema di emergenza del SSN;
- Primo Soccorso delle sindromi cerebrali acute;
- Primo Soccorso nella sindrome respiratoria acuta;
- rianimazione cardiopolmonare;
- tamponamento emorragico;
- sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato;
- etc.
Si riducono invece a 12 le ore di formazione per gli Addetti alle Squadre di Primo Soccorso Gruppi B e C.
Aggiornamento primo soccorso e sanzioni per mancata formazione
È sempre la normativa a stabilire ogni quanto debba aggiornarsi la formazione di primo soccorso, decretando una frequenza triennale, e un programma che verterà su:
- gestione della chiamata al servizio d’emergenza;
- riconoscimento dell’intervento sanitario da effettuare;
- attivazione di un primo pronto soccorso;
- intervento pratico.
Normativa che, nel caso in cui non venga osservata, prevede da quattro a otto mesi di arresto o un’ammenda da 2mila a 4mila euro.
Per tutte le informazioni sui corsi di formazione organizzati da SAMA visitate le seguente pagina “https://www.samasafety.it/formazione/”
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