SAMA SRL
Il D.lgs. 81/08, che rappresenta il caposaldo normativo in materia di sicurezza sul lavoro, prevede che tutti i lavoratori che svolgano la loro attività professionale in luoghi esposti a particolari rischi di sviluppo di incendi seguano un corso di formazione antincendio, atto a rispettare l’obbligo della costituzione di una squadra antincendio, sempre secondo quanto previsto dalla norma, formata da quei lavoratori che abbiano ricevuto l’incarico di addetti alla prevenzione incendi.
Propedeutica alla formazione antincendio è l’individuazione della classe di rischio dell’azienda, come indicato dall’All. 9 del Dm 10/03/98, che si distingue in:
- livello Basso, per il quale sono previste 4 ore di formazione
- livello Medio, che segue una formazione antincendio della durata di 8 ore
- livello Alto, che prescrive 16 ore di corso.
Quali sono, tra le altre, le ATTIVITA’ A RISCHIO DI INCENDIO ELEVATO?
Fabbriche e depositi di esplosivi; centrali termoelettriche; impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili; impianti e laboratori nucleari; attività commerciali ed espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 10000 mq; aeroporti, stazioni e metropolitane; alberghi con oltre 200 posti letto; ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani; scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti; etc.
Quali, invece, le ATTIVITA’ A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO?
Ad esempio, cantieri temporanei dove siano presenti sostanze infiammabili, a meno che non siano completamente all’aperto.
Infine, vanno considerate come ATTIVITA’ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO tutte quelle che non rientrano nei due precedenti livelli.
La normativa sulla formazione antincendio prevede che, a conclusione del ciclo, vengano somministrati test sia orali che scritti con consegna di un attestato finale.
Per tutte le classi di rischio è poi previsto un aggiornamento della formazione antincendio che sarebbe da effettuare ogni triennio: il condizionale è d’obbligo dal momento che non è ancora stato emanato uno specifico decreto che disciplini la durata e la periodicità di tale aggiornamento; tuttavia è stato il Corpo dei Vigili del Fuoco che ha tentato di colmare questa lacuna normativa con una circolare valida sull’intero territorio nazionale, secondo la quale attività a rischio di incendio BASSO necessitano di 2 ore di aggiornamento, attività a rischio di incendio MEDIO di 5 ore di aggiornamento nella formazione antincendio, mentre le attività che si caratterizzano per un rischio di incendio ELEVATO hanno l’obbligo di svolgere un aggiornamento della durata di 8 ore.
Classi di rischio e formazione antincendio
Buona parte della formazione antincendio punta ad analizzare e sviscerare le dinamiche di un evento siffatto, e le risoluzioni da adottare in caso di necessità: a questo fine il corso di formazione antincendio presenta in primis il triangolo del fuoco, simbolo visivo che rappresenta il processo della combustione, coi suoi tre elementi costituenti (combustibile, cioè qualsiasi sostanza organica o inorganica capace di infiammarsi, comburente, di solito l’ossigeno, e fonte d’innesco, cioè una sorgente di calore): quando uno dei tre difetta, il processo non si innesca o si esaurisce.
Detto in altri termini: come spegnere un incendio?
Agendo su uno di questi fattori, e dunque:
- allontanando il combustibile dal focolaio dell’incendio;
- riducendo la concentrazione di ossigeno;
- abbassando la temperatura al di sotto del punto di combustione.
Alla sola parte teorica, si affianca poi la trattazione di situazioni concrete con relative procedure d’intervento per la gestione dell’emergenza in caso di incendio.
Sebbene i contenuti siano strutturati in modo tale da essere utili ad aziende di qualsiasi settore produttivo, anche per questo genere di formazione, come anticipato, vengono individuati livello di rischio, per ognuno dei quali la trattazione diviene più specifica.
Così, ad esempio, nella formazione antincendio per rischio basso, il programma prevede:
- L’incendio e la prevenzione: Principi e Prodotti della combustione; Sostanze estinguenti a seconda della tipologia di incendio (acqua, schiuma, polveri antincendio, etc.); Effetti dell’incendio sull’uomo; Misure comportamentali
- Protezione antincendio e procedure da adottare (Evacuazione in caso di incendio e Chiamata ai vigili del fuoco)
- Esercitazioni pratiche: incentrata in particolare sull’uso degli estintori portatili.
La formazione antincendio per luoghi di lavoro considerati a rischio medio arricchisce la prima parte teorica inserendo anche la trattazione di:
- triangolo della combustione
- principali cause di un incendio
- misure preventive.
La seconda parte si sofferma, oltre che sulle tematiche già previste nel corso di base, anche su:
- Vie di esodo
- Procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme
- Rapporti con i vigili del fuoco
- Attrezzature ed impianti di estinzione
- Sistemi di allarme
- Segnaletica di sicurezza e Illuminazione di emergenza.
E infine la parte concernente le esercitazioni pratiche consente di apprendere anche il funzionamento di altre attrezzature e strumentazioni di protezione sia individuale che collettiva, come naspi e idranti.
Qualora invece la sede di lavoro sia considerata ad alto rischio la formazione antincendio prevede un programma che nella parte iniziale si sofferma su:
- Le principali cause di incendio in relazione allo specifico ambiente di lavoro;
- I rischi alle persone ed all’ambiente;
- Specifiche misure di prevenzione incendi;
- L’importanza del controllo degli ambienti di lavoro, come pure delle verifiche e delle manutenzioni sui presidi antincendio.
In aggiunta:
- Misure di protezione passiva;
- Vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti;
- Esemplificazione di una situazione di emergenza e modalità procedurali-operative.
E per le esercitazioni pratiche:
- attrezzature ed impianti di spegnimento;
- attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore, tute, etc.).
Sanzioni per mancata formazione antincendio
Il D.Lgs. 81/08 prevede severe sanzioni per omessa formazione, comprendendo praticamente tutti i soggetti che sono coinvolti in questo delicato, quanto essenziale, meccanismo, e dunque:
- Datore di Lavoro
- Dirigenti e Preposti
- RSPP RLS
- Addetti all’uso attrezzature di lavoro
- Lavoratori
- Addetti Antincendio aziendali e Addetti Primo Soccorso: il loro numero in azienda varia a seconda delle dimensioni della stessa e del numero di lavoratori; quello che non varia è l’obbligo alla formazione, tant’è che sono previste sanzioni per mancata formazione antincendio che espongono il datore di lavoro al rischio della galera o di un’ammenda da 315 a 5.699,20 euro.
Tuttavia, noi di SAMA Srl, pur sapendo che in Italia le leggi non funzionano e non vengono rispettate se dietro non c’è una sanzione, siamo convinti che debba esserci un cambiamento di mentalità, che vede la formazione e la sicurezza sul lavoro non come inutile perdita di tempo e denaro per l’azienda, ma come risparmio rispetto agli ingenti costi DIRETTI E INDIRETTI degli infortuni sul lavoro.
A questo punto speriamo che la nostra spiegazione sia stata per voi di interesse e piacevole di lettura, altrimenti siamo aperti a qualunque segnalazione e/o indicazione riteniate sia per noi d’interesse.
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