SAMA SRL
Gli obblighi della Legge sulla sicurezza sul lavoro (D Lgs 81 2008) gravano in primo luogo sul datore di lavoro, a cui compete apportare miglioramenti strutturali, fornire ai dipendenti la strumentazione atta alla protezione imponendone l’impiego e monitorandone l’utilizzo, e prima ancora valutare i rischi insiti nell’attività lavorativa, elaborando una documentazione specifica.
Detto quindi che chi redige il documento di valutazione dei rischi è il “capo”, resta da capire cos’è il documento di valutazione dei rischi…
Il DVR, o Documento di Valutazione dei Rischi, è un’analisi dell’attività lavorativa, considerata in tutte le sue fasi costitutive, finalizzata all’individuazione dei pericoli connessi a ciascuna di esse, e alla misurazione di detti rischi, che dunque non vengono solo menzionati ma precisamente valutati, soppesando anche l’entità del potenziale danno che possono provocare.
Come effettuare questa misurazione?
Necessariamente con l’ausilio di un Tecnico della Sicurezza, ragion per cui “DVR on line” o software per la redazione del documento di valutazione rischi risultano incompleti ed espongono a possibili sanzioni (a proposito di ammende: la mancata valutazione dei rischi può provocare l’arresto da 3 a 6 mesi o una pena pecuniaria da 2.500 a 6.400 euro): visto che però il costo per un documento valutazione dei rischi ammonta a circa 300 euro per le aziende a basso rischio, non vale la pena azzardare…
Il Documento di Valutazione dei Rischi Standardizzato (DVRS)
Ogni qualvolta si debba redigere un Documento di Valutazione dei Rischi è possibile fare riferimento ad un modello di base, ma solo nel caso in cui si sia alla guida di aziende che non superino i 50 dipendenti e che non si espongano i soggetti a rischi chimici, biologici, esplosivi, cancerogeni.
Apriamo una parentesi a proposito del numero dei lavoratori: a partire dal 2013 non è più possibile per le aziende fino a 10 dipendenti avvalersi dell’autocertificazione del Documento di Valutazione dei Rischi, per cui anch’esse debbono ricorrere alle procedure standardizzate.
Il modello di documento di valutazione dei rischi è articolato in quattro step:
- osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale;
- individuazione dei pericoli presenti;
- valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati e misure di attuazione
- definizione del programma di miglioramento..
È infatti essenziale che nel documento sia presente anche una programmazione temporale dove siano cadenzate tutte le misure di prevenzione predisposte.
Esempio (ed esempi) di Documento di Valutazione dei Rischi
Di seguito le voci che vanno inserite in un esempio di Documento di Valutazione dei Rischi:
- 1. Anagrafica aziendale: ragione sociale, contatti, indirizzo, tipologia di attività svolta, dati anagrafici del Datore di Lavoro, etc.;
- 2. Organigramma del servizio di prevenzione e protezione: anagrafica del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, degli Addetti alla Gestione delle Emergenze;
- 3. Descrizione del ciclo lavorativo: elenco degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature, delle sostanze chimiche impiegate, etc.;
- 4. Identificazione delle mansioni
- 5. Elenco dei lavoratori suddiviso per mansioni;
- 6. Valutazione dei rischi: individuazione dei pericoli presenti in ogni fase lavorativa, individuazione dei lavoratori esposti ai vari rischi, stima dell’esposizione;
- 7. Stima della probabilità che ciascun pericolo possa tramutarsi in danno;
- 8. Stima della gravità del danno
- 9. Programma di miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, che specifichi anche la successione cronologica per la realizzazione degli interventi migliorativi.
Continuiamo adesso con gli esempi, riportando alcuni fac simile del documento di valutazione dei rischi divisi a seconda delle aree di lavoro.
Per quanto concerne, ad esempio, il documento per la valutazione dei rischi nella scuola occorre:
- indicare chiaramente la denominazione dell’Istituto ed elencare tutti i plessi facenti parte della scuola
- elencare il numero di dipendenti suddiviso per sede e mansione (docenti, amministrativi, collaboratori scolastici, assistenti tecnici, etc.), il totale degli allievi, etc.
- descrivere gli orari di lavoro
- presentare la lista dei nominativi contenuti nell’organigramma della sicurezza della scuola, compresi gli addetti alla squadra di emergenza e primo soccorso.
La valutazione dei rischi nella scuola deve coinvolgere tutte le figure, ivi compresi gli alunni, indicare le modalità di individuazione dei fattori di rischio (planimetrie, sopralluogo, ecc.), i criteri di individuazione dei provvedimenti per contenere i rischi e la programmazione degli interventi.
Spesso nelle scuole è necessaria una revisione del documento di valutazione rischi redatto dal consulente esterno, soprattutto se negli anni intervengono modifiche strutturali e organizzative.
Cliccando qui si trova invece un esempio del documento di valutazione dei rischi in un ufficio (nello specifico uno studio legale).
Nel documento di valutazione rischi in un ristorante (Clicca per un esempio di DVR nei ristoranti) è riportato anche l’elenco dei maggiori pericoli individuati nell’utilizzo delle attrezzature:
Descrizione del Rischio | Probabilità | Rischio |
Punture, tagli e abrasioni | Probabile | Medio |
Postura | Possibile | Basso |
Inalazione di polveri e fibre | Probabile | Basso |
Scivolamenti, cadute a livello | Possibile | Basso |
Urti, colpi, impatti e compressioni | Possibile | Basso |
Continuando nel settore della recettività, un documento di valutazione dei rischi del lavoro in un bar deve annoverare:
- Rischio di caduta e scivolamenti (provocato magari da pavimenti lisci o sconnessi)
- Rischi meccanici (collegati all’uso di macchine)
- Rischio elettrico (provocato da macchine elettriche)
- Rischio connesso ad agenti chimici, biologici, fisici
- Rischio collegato alla movimentazione di carichi.
Da non sottovalutare poi quelli legati a condizioni di lavoro difficili (orari e turni, carichi di lavoro, ecc.).
Quando invece si tratta di effettuare una valutazione dei rischi del lavoro in albergo ci si riferisce ad:
- 1. Addetti al ricevimento e accoglienza: sottoposti a rischio di aggressione durante il lavoro notturno, rischio di stress correlato, rischio di movimentazione manuale dei carichi e altro.
- 2. Addetti alla ristorazione: soggetti a rischi relativi a preparazione e somministrazione di generi alimentari come tagli o scottature e altro.
- 3. Addetti alle pulizie: rischio chimico dovuto all’utilizzo di particolari macchinari, rischio di ustione dovuto all’uso di detergenti e igienizzanti, rischio di caduta e simili.
- 4. Personale d’ufficio: esposto a problemi legati al mantenimento di talune posture, rischi relativi all’utilizzo prolungato di videoterminali e simili.
Per quanto riguarda invece il comparto agricolo, è bene tenere presente che il rischi derivano principalmente da “parco macchine vecchio; mancanza dei requisiti minimi di sicurezza delle macchine; manutenzione eseguita ‘in economia’ all’interno della azienda; utilizzo non corretto delle macchine”: tutto questo non solo va adeguatamente registrato nel documento per la valutazione rischi nel campo dell’agricoltura, ma anche “risolto”, prevedendo ad esempio interventi di ammodernamento e sostituzione dei macchinari obsoleti.
E chiudiamo la carrellata degli esempi dei documenti della valutazione dei rischi con l’edilizia: qui il documento valutazione rischi in pdf.
Scadenza del documento valutazione rischi
In effetti una revisione del documento di valutazione del rischio lavorativo è richiesto nel caso in cui:
- si acquistino nuovi strumenti o macchinari
- si ristrutturi o si traslochi
- in caso di importanti infortuni o malattie professionali
- in caso di nuove nomine dell’organigramma
- in caso di aggiornamenti normativi.
Il documento unico di valutazione rischi da interferenze (d.u.v.r.i)
Si tratta di un documento scritto con il quale vengono valutati i rischi (e le misure per fronteggiarli) adottate per eliminare i pericoli da interferenze fra le attività affidate ad appaltatori e lavoratori autonomi dal Committente, rischi come quelli derivanti dalla sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi; rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano repentagli ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente; etc.
Per sua stessa natura è da ritenersi che il DUVRI (documento unico valutazione rischi da interferenze):
- vada definito prima della stipula del contratto e dell’inizio delle attività;
- possa essere modificato;
- possa essere aggiornato in caso di modifiche tecniche, logistiche o organizzative.
Non è il caso di spaventarsi, anche se le incombenze previste per legge non sono affatto da sottovalutare: è piuttosto importante essere preparati, perché come diciamo noi di SAMA srl – Consulenti sicurezza sul lavoro“ l’istruzione e la formazione sono un valore imprescindibile per un’ottima gestione aziendale”: ecco perché, ringraziandovi, vi rimandiamo alle nostre pagine Facebook e Linkedin, ai nostri approfondimenti, e ai contatti diretti, siano essi telefonici (al numero 0331800699) o a mezzo mail (areatecnica@samasafety.it).
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